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29 Aprile 2006
Piedi

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Piedi

No, prima che chiunque possa iniziare a pensare male questa non sarà una discussione feticcia su leccamenti di piedi ed improbabili godimenti da essi derivati. Si parla dei miei piedi che nel bene e nel male sono l’emblema della mia teoria sui piedi: i nostri piedi parlano di noi! (E i miei in questo senso mi bestemmiano anche un pò contro).

Comunque oggi sono andato a correre e con sommo sollievo da sta settimana la situazione generale sembra migliorare, i cronici problemi alle gambe che mi affliggono da quest’inverno stan diminuendo e forse ancora una volta i miei piedi stan facendo il loro lavoro.
I miei piedi sono un pò come me alla fine, un fisioterapista mi ha detto che a livello articolare ho un’ottima capacita nel sopperire a posture viziate cambiando tipo di appoggio, che questo poi mi generi un’infinità di disturbi muscolari è puramente marginale! I miei piedi sono delle macchine da adattamento, un pò spelati per i troppi kilometri ai quali li sottopongo, eppure quante cose mi han sempre fatto fare. Una volta un amico mi disse che lui aveva in mente l’immagine di me come di quello che corre sempre, anche nelle stupidate. In effetti pensandoci bene i miei piedi fin da piccolo nel portarmi verso qualsiasi posto lo han fatto facendomi correre. Avevo le scuole elementari a duecento metri da casa e ci andavo sempre di corsa con lo zaino in spalle (buonanima di mia nonna pensava che mi piacesse così tanto la scuola!), alle medie ero sempre in piedi a spingere sui pedali della mia bicicletta scrausa per le vie di Volpiano, alle superiori camminavo in fretta e correvo per raggiungere pullman, treni, macchine, salire scale, di tutto e di più.
Oggi i miei piedi se ne sono come al solito fregati del resto del corpo, han deciso che si poteva andare e sono andati, poco importa se alla fine dei miei 12 km il destro era decisamente troppo intorpidito e formicolante rispetto al suo compare che si accollava parte del compito di finire la sgroppata.
Ma quel che conta è che son tornato a correre senza soffrire le pene dell’inferno come gli ultimi tempi, quindi ora dirò: “grazie piedi!”

E tu, feticista che leggi, vuoi mica un calcio in faccia!?

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