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9 Dicembre 2008
Torino-Bari

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Torino-Bari

Torino-Bari, un asse che mai avrei potuto ipotizzare fino a pochi mesi fa, preso nel tunnel autodistruttivo e pericoloso dell’ennesima delusione. Perdersi e ritrovarsi, bruciarsi e rinascere, ancora una volta, rigenerandoti dalle ceneri che conosci fin troppo bene.

Torino-Bari è proprio l’inaspettato che non ti aspetti, è una ragazza che appare presentandosi, nella sua disarmante semplicità, come tutto ciò che speravi prima o poi di incontrare sulla tua strada.
E’ brutto allora scoprire che con la persona che in assoluto non dovrebbe meritarsele, le tue barriere si stagliano più forti e nette che mai, a volerti proteggere e preservare, per quell’innato spirito di autoconservazione primordiale che molte volte si è risvegliato troppo tardi. Barriere che in passato ho deliberatamente tenuto basse generando dubbi, per contrasto ora, nel tempo, mettono ancor più a nudo il valore della persona che ho davanti a me.

Torino-Bari per la prima volta è il poter dire “io non ho paura” nel pormi in una relazione, il viverla con un vero e puro equilibrio con me stesso e con Nadia, nonostante la situazione a tratti appaia ad entrambi ancora surreale. Una carica di inaspettata bellezza, uno spiazzante osservarsi con gli occhi attenti e felini, gli occhi di chi ha passato troppe ore ad interrogarsi sulle vere e reali intenzioni di chi, nel corso della vita, si è sempre parato innanzi.
Torino-Bari è l’incedere ritmato di un treno, di mille kilometri, di pensieri che si incontrano a metà strada e che comunque, nonostante tutto, hanno la forza e la determinazione ad esserci, a vivere e a voler costruire qualcosa assieme. Con una certezza, stavolta, dell’essere realmente in due a volere tutto questo.
La vita a volte ti spiazza e lo fa sempre, così dicono, quando hai riposto tutte le tue speranze o convinzioni in materia. Nel crudele gioco del contrappasso, anche se ne hai vissute tante, sei lì ad aspettare al varco di pagare dazio per tutti i centimetri di felicità guadagnata, come se ti sentissi comunque ladro davanti a chi molto spesso deruba vite altrui, compresa la tua, senza porsi domande, problemi, interrogativi.
Il sapore di un bacio e il mondo che leggi dietro agli occhi verdi di Nadia sono qualcosa che inizialmente mi ha spaventato, perchè capisci che dietro non c’è il solito “trucco”, il gioco dell’ambiguità, la perenne percezione che ci sia qualcosa “che non va”. No, sono cose vere e sincere di una persona che, come me, si è messa a nudo troppe volte con le persone sbagliate.

Torino-Bari è una storia, l’inizio di una storia fra due persone che non vogliono piegarsi davanti alle delusioni della vita, davanti alle complicazioni che essa molte volte ti riserva testando la tua corazza.
Il treno sbatte con incedere irregolare e i kilometri vengono macinati nella consapevolezza che ogni partenza è un punto di avvicinamento ad un qualcosa di bello e grande nel futuro.

Torino-Bari è tutto questo e mille altre cose che si dovrebbero respirare, toccare, osservare, per poter essere comprese.

Torino-Bari sono Marco e Nadia, che non hanno paura di esser ciò che sono,
assieme.

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