“Ci sono voluti milioni di anni per creare l’essere umano e basta un secondo per morire”
Jostein Gaarder dal romanzo “Maya”
“Per radiazione cosmica di fondo (abbreviata in CBR, da Cosmic background radiation) si intende generalmente la radiazione omogenea ed isotropa che nella cosmologia moderna è ritenuta essere il residuo termico del Big Bang.”
Fonte: Wikipedia
Cos’è un battito di ciglia per noi? E cos’è un battito di ciglia per l’Universo intero? Pensieri che si affollano nella mente e ti portano ad andare a ridefinire una struttura generale, quella che ti circonda e regola il susseguirsi degli eventi, della vita.
Da bambino adoravo le passeggiate in montagna di notte, perchè il cielo si mostrava nella sua interezza, la Via Lattea diventava la mia personale lavagna luminosa in cui cercare forme e forse inconsciamente già anche piccole risposte. Mi affascinavano i discorsi sull’Universo, sulle stelle, sui pianeti ed i buchi neri.
Non mi sentivo schiacchiato da tutto quel peso cognitivo, bensì abbracciato e protetto, come in una comoda coperta, a rendermi conto che in tutto quel luccicare c’era un posto anche per me.
E’ bello recuperare quella dimensione che nei miei ricordi si sovrappone all’onirico, perchè alla fine ti rendi perfettamente conto che in quel secondo, quello che ad una vita umana basta per morire, proporzionalmente l’Universo vede passare delle intere ere. Un battito di ciglia dell’Infinito è calcolabile? E’ quantificabile? E nel nostro secondo, noi, non portiamo forse un pò dell’Infinito? La radiazione di fondo è il metodo con cui gli scienziati sono riusciti a determinare come l’Universo sia in espansione, è un qualcosa di rassicurante pensare che tutto congiura affinchè si giunga ad un’evoluzione, un allargamento dello status in cui la materia genera materia e la vita, nel bene e nel male, si fa sempre largo fra le pieghe dello spazio.
In quel secondo, forse, non si avverte proprio tutto questo? L’eco del Big Bang primordiale, quello che ha dato origine a tutto, quello che in un battito di ciglia ha decretato lo sviluppo ancora in espansione di tutto lo spazio che ci circonda.
Il mio pensiero, forse un pò esistenziale, mi porta a rivedere tutti gli eventi senza poter trascurare il fatto che quello che ci capita porta in seno l’imperativo dovere, da parte nostra, di essere vissuto al meglio delle nostre possibilità, perchè proprio in questa maniera allora onoreremmo fino in fondo il nostro personale battito di ciglia.
Adoro ancora guardare il cielo stellato, ancora adesso cerco delle figure e delle risposte fra gli astri, stupendomi del fatto che esistono stelle così lontane per cui la luce che vedo in quell’istante potrebbe esser stata emanata ben prima della mia stessa esistenza su questo mondo.
Mi sento parte di qualcosa di grande e mi ricordo che nel mio secondo io sono unico ed inimitabile in tutto ciò, non riesco a non sorridere all’idea, non riesco a non pensare che tutto è in continua evoluzione nel bene e nel male.
“Ci vuole un caos dentro di sè per generare una stella danzante”
Friedrich Wilhelm Nietzsche