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6 Agosto 2025
Christopher Moore – La vampira della porta accanto

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Christopher Moore – La vampira della porta accanto

Questo è il primo romanzo della trilogia vampirosa di Christopher Moore e io, ovviamente, da number-one quale sono, sono arrivato a leggerlo per ultimo rispetto agli altri due libri (Suck! e Mordimi!, rispettivamente). Questo perché è solo dopo aver letto il capitolo conclusivo della mini-saga con protagonisti Jody, Tommy e l’allegra compagnia cantante di contorno, che mi sono reso conto, in una sorta di epifania da QI sub-zero, che “Minchia! Ma questa è una serie di libri!”.

Indeciso se andare subito a ritirare il mio Nobel per la perspicacia o meno, sono quindi andato a cercarmi asappissimo quello che era, è e sarà sempre il primo libro della trilogia: “La vampira della porta accanto”. L’ho fatto consapevole di due cose: la mia stupidità, in primis, e in seconda battuta il fatto che niente e nessuno mi avrebbero potuto dare la sensazione che avrei sicuramente provato nel leggere questo primo libro senza sapere una sega degli altri due. In pratica mi sono auto-inflitto una cosa peggiore di quella volta che mi han spoilerato il finale di “Lost” e io, comunque, sono andato a vedere tutte e sei le stagioni, episodi speciali inclusi.

E così il mio giudizio sul libro si compromette in maniera esacerbata a dei livelli tali per cui potrei ancora aggiungere ulteriore pathos auto-flagellatorio, ma non lo farò perché qui passare da giullare di corte a wannabe digital guru di una qualche malata tiktok challenge è veramente, ma veramente un attimo.

Cosa vien da dire leggendolo? Cosa vien da dire a ME che so già come va a finire? “Ahhh ecco adesso tutto torna!”. Esattamente. Quella sensazione anche un po’ catartica del vedere tutti i pezzi di un puzzle andare finalmente al loro posto, riprendendo in mano fili narrativi che poi sapranno evolversi nel modo A, B o C, esattamente come le linee della metro di Roma ma senza tutti quelle urla “PICKPOCKEEEETTTT”.

Per il resto è il nostro amico Cristopher Moore, quello con quel suo stile particolare misto fra irona, gusto per lo splatter e aperta irriverenza assolutamente mai affettato ma sempre pungente e stimolante. Non so perché per leggere questo libro ci abbia messo due mesi, forse per la mancanza di tempo oggettivo, forse per il caldo, forse perché in certi giorni mi sudavano anche le ciglia degli occhi. O forse perché, siamo onesti, il problema dell’esser arrivato a “La vampira della porta accanto” senza partire dal “via!”, mi ha dato un po’ quell’effetto che ho avuto quando sono passato da giocare Red Dead Redemption II a Red Dead Redemption I. Ovvero: lo stile narrativo c’è, la storia, c’è, il coinvolgimento, pure, ma quel gap tecnologico fra le due versioni ogni tanto si fa sentire. E anche qui, ovviamente, il gap di padronanza dell’ars narratoria, inutile negarlo, c’è assolutamente. Se per “Suck!” e “Mordimi!” possiamo quasi parlare di un Moore completamente a suo agio nella sua identità di scrittore, in questo libro i presupposti ci sono tutti, ma la mia sensazione è che sia ancora un po’ grezzo, alla ricerca di conferme sul fatto che quella che lascia intravedere (e che poi, grazie al cielo, prenderà) sia effettivamente la strada giusta da imboccare.

Avrei voluto arrivarci nel modo giusto, a questo libro. Ma d’altro canto di rimpianti non si vive: se mio nonno avesse avuto le ruote sarebbe stato una bicicletta.
Fate la cosa giusta. Partite da qui e godetevi il resto di questa bellissima trilogia!


Christopher Moore – Mordimi!

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